Nel pomeriggio del primo giugno, monsignor Giuseppe Schillaci vescovo di Lamezia ha subìto un intervento cardio-chirurgico al policlinico Gemelli di Roma dove era degente da qualche giorno. Secondo le prime notizie giunte dall’ospedale capitolino, il decorso post-operatorio sta procedendo senza problemi mentre domani i medici dovrebbero sciogliere la prognosi ed emettere il loro primo bollettino ufficiale. Monsignor Schillaci è ricoverato a Roma da qualche giorno dopo essere stato degente all’ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia. A metà maggio, infatti, il presule aveva avvertito un malore e si era recato al pronto soccorso lametino; i sanitari avevano preferito ricoverarlo per tenerlo sotto controllo e dopo gli accertamenti del caso lo avevano dimesso raccomandandogli il massimo riposo. Il vescovo aveva allora deciso di ritornare nella sua Catania, dove vivono i suoi familiari, per rimettersi in forze e per poter riprendere al più presto la sua intensa attività pastorale. Qualche giorno fa, mons. Schillaci, ha interrotto il soggiorno nella sua città per recarsi nella Capitale per fare ulteriori accertamenti. Esami che, evidentemente, hanno dimostrato la necessità e l’urgenza dell’intervento. Per il pastore diocesano è partita fin dal primo momento una catena di preghiera da parte della comunità lametina che, fin dal primo momento, ha manifestato in maniera incondizionata tanto affetto e grande stima per un vescovo che in questo primo anno di episcopato non si è risparmiato. Un ministro di Dio che ha scelto di stare prima di tutto accanto agli ultimi, di ‘servire e non di essere servito’ così come recita il suo motto episcopale