Dopo l'emergenza Covid-19 che li ha visti preoccupati e vigili su vari fronti, uniti dalle stesse battaglie e su diverse geografia d'Italia, i giovani neolaureati in farmacia e chimica e tecnologie farmaceutiche del gruppo "Laurea abilitanti farmacisti" sono scesi in piazza, sull'isola pedonale di corso Giovanni Nicotera a Lamezia Terme, con una protesta rivolta al Ministero. Non slogan fini a se stessi ma un momento di seria riflessione e di proposte che i giovani presenti, provenienti anche da Catanzaro ed extra regione, dopo tante promesse e avvicinamenti istituzionali, auspicano possano diventare concrete dando pieno valore a tutele e diritti. Si discute, in particolare, di modalità e procedure inerenti il prossimo esame di Stato (luglio 2020). “Modalità non definite dal Ministero e soprattutto criteri di valutazione privi di informazione – dice un ragazzo del gruppo apartitico, apolitco, fatto da giovani ed instancabili visionari, nato a seguito di un gruppo di confronto su facebook –, in piena emergenza Covid-19 chiedere una tassa di 400 euro a studente per accedere a un esame ridotto e striminzito all’osso è qualcosa di inaccettabile. Chiediamo di abolire per quest’anno l’esame di Stato”.