Dovrà rispondere dei reati di omissione di soccorso successivo a sinistro stradale, lesioni personali volontarie e resistenza a Pubblico Ufficiale, Sergio Bevacqua, catanzarese di 25 anni, che ieri mattina è stato arrestato dalla polizia di Vibo. Gli Agenti, durante un servizio di controllo del territorio nelle zone a sud della città, sulla Via Magna Grecia, nell’incrociare una Fiat Punto di colore grigio con tre persone a bordo, si sono insospettiti dopo aver notato che il conducente ed il passeggero al suo fianco, alla vista della pattuglia, repentinamente giravano il volto, con l’evidente scopo di non farsi riconoscere. I poliziotti pertanto hanno invertito immediatamente il loro senso di marcia, raggiungendo la Fiat Punto, che però, all’ALT, ha accelerato bruscamente intraprendendo una folle e spericolata fuga, con manovre azzardate, che mettevano a repentaglio la sicurezza del traffico e delle persone presenti sul suo percorso e cercando di speronare l’auto della polizia che la inseguiva per bloccarla. Con estrema spregiudicatezza l’autovettura ha cercato ripetutamente di speronare il mezzo della polizia e, per guadagnarsi la fuga, ha impattato anche contro un’altra automobile, una KIA, che giungeva nella corsia opposta, coinvolgendola in un violento urto, per poi carambolare su altri veicoli parcheggiati, incurante della presenza anche di bambini che giocavano in strada. Fermatisi tra le palazzine della zona di Via Teano, gli occupanti si sono allontanati. Due passeggeri sono riusciti nello scopo, mentre il conducente è stato bloccato ed identificato in Sergio Bevacqua, già noto per precedenti di polizia per furto. Gli occupanti della KIA investita, due adulti ed un minore, sono stati soccorsi da un’altra pattuglia del Reparto Prevenzione Crimine e condotti al Pronto soccorso, dove i sanitari hanno riscontrato lesioni con prognosi di 15 giorni. Al Bevacqua sono stati contestati anche le infrazioni di guida senza patente, peraltro mai conseguita, e la velocità non commisurata alle condizioni della strada. Su disposizione del P.M. di turno è stato posto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza per direttissima.