Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Uccise il cugino a Sorianello dopo una lite per gelosia: condanna dimezzata in appello

Pena quasi dimezzata in appello nei confronti di Gaetano Muller, 21 anni di Sorianello, accusato dell'omicidio del cugino Bruno Lazzaro, colpito con una coltellata il 4 marzo di due  anni fa in località “Savini”, per motivi di gelosia.

In primo grado Muller (difeso dall'avvocato Giuseppe Di Renzo e dall'avvocato Vincenzo Galeota) era stato condannato a 30 anni al termine del processo con rito abbreviato. Condanna ridotta a 16 anni in Appello in quanto è caduta l'aggravante della premeditazione.

Nel processo si erano costituiti parti civili Viola Inzillo, madre di Bruno Lazzaro (avvocato Nazzareno Latassa); il padre Giuseppe Lazzaro (avvocato Marcello Scarmato) e la sorella Azzurra Lazzaro (avvocato Latassa). Secondo l’accusa Gaetano Muller ha inferto la coltellata a Bruno Lazzaro (colpito con un solo fendente all’addome) avendo egli intrapreso una relazione sentimentale con una minorenne del luogo – figlia di un boss della zona – che in precedenza era stata la sua ragazza.

Nel tardo pomeriggio del 4 marzo dello scorso anno era stato proprio l’imputato a chiedere aiuto ai carabinieri dicendo che il cugino si era ferito con un “ferro”. A prestare soccorso a Bruno Lazzaro erano stati i militari e il 118 ma il giovane, trovato già privo di coscienza, spirava dopo qualche ora all’ospedale di Vibo.

In seguito a dare una svolta alle indagini era stato il contenuto del telefono cellulare della vittima rinvenuto sul luogo dove venne soccorsa. In particolare i whatsapp avrebbero consentito agli inquirenti di delineare il movente. Infatti pochi minuti prima dell’accoltellamento Bruno Lazzaro sarebbe stato messo in guardia dalla ragazza, ex fidanzata di Muller, la quale temeva per la sua incolumità visto che il 20enne era a conoscenza della loro relazione.

Secondo quanto ricostruito dai militari Gaetano Muller avrebbe chiesto un incontro chiarificatore al cugino in località “Savini”. E nella zona teatro di numerosi agguati il confronto tra i due è degenerato sino alla coltellata inferta a Lazzaro mentre si trovava all’esterno dell’autovettura.

Caricamento commenti

Commenta la notizia