È arrivato al Mater Domini di Catanzaro con un sospetto infarto al miocardio. Ma per un infermiere di 57 anni, la diagnosi è stata molto più grave del previsto: rottura dell'aorta fino alle arterie delle gambe. Una patologia che molte volte non lascia scampo. Ma l'intervento tempestivo dell'equipe dell'Unità Operativa di Cardiologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Catanzaro ha evitato il peggio grazie a un doppio intervento in emergenza.
Trasferito il paziente nell’Emodinamica del Policlinico dopo la terribile diagnosi, lo staff si è subito attivato e in pochissimo tempo è riuscito a reperire la protesi necessarie per il delicato intervento. L’equipe dei cardiologi interventisti costituita dalla Dr.ssa Carmen Spaccarotella e dalla Dr.ssa Annalisa Mongiardo, dagli anestesisti Dott.ssa Ovidia Lavalle, Dott.ssa Laura Giorgi, dal tecnico Concetta Procopio e dagli infermieri Miguel Angel Lorenti e Antonio Pilo, ha quindi impiantato, attraverso una puntura effettuata nella gamba del paziente (all’inguine), una grossa protesi che ha tappato la breccia nella parete del vaso scongiurando così il pericolo di morte del paziente.
Ma nei giorni successivi all'intervento, il paziente iperteso ed obeso, continua ad anemizzarsi. Si è intanto formato un altro aneurisma nella gamba che viene trattato con una nuova protesi. Il paziente ora è a casa e sta bene, nonostante la pericolosissima patologia che lo ha colpito.
“Fa molto piacere riuscire a parlare ogni tanto di buona sanità, soprattutto quando questo accade in una regione come la nostra, la cui sanità, commissariata da molti anni, balza spesso agli onori della cronaca con notizie negative", ha commentato il Prof. Ciro Indolfi, direttore dell’Unità Operativa di Cardiologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Mater Domini.
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