A Mileto si lavora, in vista dell'apertura dell'anno scolastico, per la dislocazione dei vari ordini di scuola, tenuto conto dell'emergenza Covid-19 che impone determinate regole ma anche della indisponibilità del plesso della primaria “Morabito” di Mileto-centro che sarà interessato dai lavori di completamento per la sua messa in sicurezza. La strada che l'amministrazione comunale intende perseguire è quella del trasferimento temporaneo degli alunni della primaria del capoluogo nei locali della fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime” e nello specifico di alcuni spazi di Palazzo “San Francesco” sito nella Villa della Gioia. Il sindaco Salvatore Fortunato Giordano, la dirigente scolastica Pasqualina Zaccheria, il presidente della fondazione Pasquale Anastasi e il direttore del centro anziani di Paravati padre Michele Cordiano hanno già avuto in merito un primo incontro, dal quale è emersa la comune volontà di adottare questo tipo di soluzione. Per quanto riguarda, invece, gli alunni della materna “Sorelline D'onofrio” - il cui plesso è stato demolito e i cui lavori di realizzazione della nuova struttura non sono potuti ancora iniziare a causa di un'interdittiva antimafia che ha colpito la ditta vincitrice dell' appalto - il Comune si è già attivato chiedendo al presidente della Provincia Salvatore Solano la concessione di “Palazzo Romeo” che fino a pochi anni fa ospitava l'ufficio di Collocamento. Per quanto concerne le altre scuole e nello specifico gli alunni della Media sia di Mileto che di Paravati, nonché delle altre sezioni delle elementari, dell' infanzia e della sezione staccata della Ragioneria, tutto dovrebbe rimanere immutato, ma con una diversa sistemazione delle aule, per via delle norme sulla pandemia. A tal riguardo il Comune è stato destinatario di un finanziamento di 28 mila euro per fare fronte proprio a questo tipo di emergenza. Ma un altro aspetto di non poco conto - al di là della sistemazione logistica - riguarda il fatto che anche quest'anno il comprensivo, per via del notevole calo delle iscrizioni, risulta sottodimensionato. Non si tratta per il momento di un accorpamento ad altre istituzioni scolastiche. Ma il rischio che ciò avvenga è, comunque, dietro l'angolo. Se entro due anni, infatti, on ci sarà una soluzione adeguata le scuole del luogo passeranno sotto la gestione di un'altra istituzione scolastica della zona. Da qui la necessità che la politica e tutte le varie realtà del territorio si adoperino per evitare alla città questo ulteriore impoverimento. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Catanzaro