Spara e uccide un vicino di casa a Roma, il presunto assassino di Sorianello davanti al giudice
Il suo avvocato di fiducia non l'ha ancora incontrato. Da venerdì Giovanni Nesci, 23 anni, di Sorianello, piccolo centro delle Serre vibonesi, è rinchiuso nel carcere di Regina Coeli. Solo stamane dovrà comparire davanti al gip per la convalida dell'arresto. Dovrà spiegare l'assurdo omicidio di cui si sarebbe macchiato. È accusa di avere ucciso con quattro colpi di pistola il suo vicino di casa, Fabio Catapano, 48 anni, muratore. L'uomo è stato freddato davanti al cancello della sua abitazione in via Sparanise, località Castel di Leva, nella zona del Divino Amore, alla periferia di Roma nella tarda mattinata di venerdì. Sull'accaduto si intrecciano diverse ipotesi tutte al vaglio dei carabinieri che indagano sull'accaduto. Un omicidio ancora tutto da decifrare che gli investigatori non sono ancora riusciti a ricostruire. Anche se in caserma nell'immediatezza dei fatti è stato ascoltato anche uno degli amici di Giovanni Nesci, in qualità di persona informata dei fatti. Il presunto omicida, arrivato a Roma da pochi mesi, viveva in un appartamento con altre due persone in una casa accanto a quella di Fabio Catapano. Secondo quanto emerso da una prima ricostruzione dei fatti, Nesci la mattina del delitto avrebbe suonato al citofono del vicino chiedendogli di uscire, forse qualcosa da chiarire. Appena questi ha messo piedi fuori dalla porta sarebbero partiti i colpi di pistola: tre proiettili l'hanno centrato al petto ed uno alla spalla destra dalla parte posteriore. Sulla scorta di quanto è trapelato Nesci avrebbe ammesso subito le sue responsabilità. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione Calabria