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Vibo, si getta nel vuoto dal reparto di psichiatria e muore: indagati 4 medici

L'ospedale Jazzolino di Vibo

Sono quattro le persone iscritte nel registro degli indagati per la morte di Rocco Caristena, il 41enne, di Gioia Tauro che il 30 luglio scorso si è lanciato nel vuoto da un’altezza di almeno 5 metri dalla scala anticendio attigua al reparto di psichiatria, dove si trovava ricoverato in regime di Tso.

La Procura di Vibo Valentia ha iscritto i nomi del primario del reparto, Giuseppe Greco, dei medici, Paolo Ravesi, Pasquale Mangone e Paola Staffa. L’esame autoptico eseguito dal medico legale Katiuscia Bisogni, su disposizione dell’Ufficio di Procura, ed eseguito nella giornata di ieri, secondo quanto si è appreso, ha fatto emergere come causa del decesso i vasti traumi interni patiti dalla vittima nell’impatto con suolo, in particolare quelli alla testa che non hanno lasciato scampo al quarantunenne, deceduto a distanza di poche ore dall’episodio.

Parti offese sono i familiari della vittima. Nell’immediatezza dell’accaduto, l’Azienda sanitaria aveva avviato una indagine interna così come comunicato dal commissario straordinario Giuseppe Giuliano. «Un atto dovuto - ha sostenuto Giuliano - in quanto c'è la stringente necessità da parte dell’azienda di capire i contorni di questa dolorosa vicenda. Pertanto si è messa subito in moto, già da giovedì stesso, l’attività della commissione che sta procedendo all’escussione dei medici di Psichiatria del nosocomio cittadino per accertare l’esistenza o meno di responsabilità».

«La vittima - ha aggiunto - era una persona sottoposta a Tso che, a quanto risulta, era quasi un habitué del reparto. Adesso bisogna vedere se ci sono state delle omissioni da parte del personale sanitario e pertanto aspettiamo l’esito degli accertamenti che espleterà la commissione d’inchiesta interna che abbiamo avviato qualche ora prima che l’autorità giudiziaria venisse a requisire tutta la documentazione sanitaria della vittima».

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