La parola fine è ancora di là da venire sulla vertenza 118, che vede contrapposti l'Asp di Catanzaro e i medici convenzionati del 118, che si sono visti sospendere il pagamento dell'indennità aggiuntiva oraria con la richiesta di restituire le somme ricevute negli ultimi dieci anni. E sarà un giudice a pronunciare questa parola «perché abbiamo avviato una procedura di recupero giudiziale e sarà quindi lui a decidere se e quanto dovrà essere recuperato, oltre ovviamente a individuare eventuali responsabilità» afferma la presidente della commissione straordinaria a capo dell'Asp, il prefetto a riposo Luisa Latella. Non entra nelle polemiche di una vicenda che si protrae ormai da anni e spiega che «non stiamo facendo un recupero amministrativo come Azienda, quello è stato avviato soltanto per riavere le somme relative all'indennità corrisposta nei periodi di ferie e nei festivi». Il nodo irrisolto è quello delle previsioni dell'articolo 29 dell'Air, l'accordo integrativo regionale in base al quale l'indennità oraria aggiuntiva da 5,50 euro deve essere corrisposta in base alla disponibilità fornita dai medici a svolgere le prestazioni aggiuntive: diffusione della cultura dell'emergenza e delle donazioni, formazione e aggiornamenti. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Catanzaro