Da pandemia a pandemonio il passo è stato breve allo “Jazzolino” di Vibo, dove prima era colpa del Covid ma poi è ritornata la normalità, a misura di Covid, che tanto normale non è. Così in un ordinario pomeriggio - che si dilata fino alla notte e anche al giorno dopo - quel che accade al Pronto soccorso è un ordinario caos, dove ogni cosa non è al suo posto.
Non lì dove ci sono due medici di turno e qualche infermiere che da soli non possono far fronte all'utenza che, di ora in ora, aumenta. Ci sono anziani, ci sono giovani, ci sono bambini. E non c'è posto.
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