Arriva davanti al Consiglio di Stato il caso della Domus Aurea, la struttura per anziani di Chiaravalle divenuta tragicamente focolaio di coronavirus facendo registrare 28 decessi tra gli anziani ospiti. Ai giudici amministrativi la Salus M.C., la società che gestisce la rsa, chiederà chiede di annullare il provvedimento con cui l'Asp di Catanzaro ha sospeso l'accreditamento della struttura.
I legali della società hanno infatti impugnato la sentenza emessa dal Tar di Catanzaro il 17 giugno con cui era stata già rigettata la richiesta della Salus.
Nel loro ricorso i vertici della Salus avevano imputato all'Asp di non essere intervenuta per tempo disponendo «invio di personale, fornitura di Dpi, definizione di un piano terapeutico da parte degli specialisti e somministrazioni dei farmaci sperimentali utili ad evitare l'insorgere o l'aggravamento delle sintomatologie derivanti dal Covid-19».
L'articolo nell'edizione della Calabria della Gazzetta del Sud
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