Marco Petrini, l'ex presidente di sezione della Corte d'Appello di Catanzaro arrestato per corruzione in atti giudiziari nell'ambito dell'inchiesta “Genesi”, torna a parlare. Ieri infatti nel processo con rito abbreviato, che lo vede alla sbarra assieme all'avvocato Francesco Saraco e al medico in pensione Emilio Santoro, il magistrato ha chiesto e ottenuto di fare spontanee dichiarazioni. C'era attesa per le possibili dichiarazioni del giudice che ora si trova agli arresti domiciliari. Petrini infatti, che subito dopo l'arresto aveva deciso di collaborare con i pm della Dda di Salerno, il 17 aprile scorso si era ripresentato davanti agli inquirenti ritrattando le accuse nei confronti di magistrati, avvocati e politici che aveva fatto mettere a verbale nei due interrogatori svolti a febbraio. L'edizione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione cartacea della Gazzetta del Sud - edizione di Messina.