«Sono emerse situazioni di realtà imbarazzati per lo Stato», con queste parole il presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra ha sintetizzato la missione di due giorni a Catanzaro. Sotto i riflettori il territorio vibonese, tanto che la Commissione ha già annunciato che presto, probabilmente a novembre, tornerà in Calabria proprio a Vibo Valentia. Un territorio che lo stesso procuratore Camillo Falvo, ha indicato come «il più critico per il distretto di Catanzaro e forse in tutta Italia».
Ieri l'Antimafia ha ascoltato la commissione straordinaria dell'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, esponenti del mondo produttivo e imprenditoriale del territorio, i testimoni di giustizia Andrea Dominijanni e Rocco Mangiardi, il procuratore di Vibo Valentia, Camillo Falvo, il referente regionale di “Libera” Calabria, don Ennio Stamile, mentre ieri erano stati auditi, tra gli altri, il procuratore capo della Dda di Catanzaro, Nicola Gratteri, e il presidente della Corte d'appello di Catanzaro, Domenico Introcaso. Tra i temi all'attenzione della Commissione parlamentare antimafia le infiltrazioni della 'ndrangheta nelle pubbliche amministrazioni, nella sanità e nell'economia calabrese e la scopertura degli organici negli uffici giudiziari del Distretto catanzarese.
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