Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Catanzaro hanno dato esecuzione alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalle parti offese, nei confronti di V.D. classe 1958, catanzarese, gravemente indiziato del reato di maltrattamenti in famiglia, ai danni della moglie e della figlia.
Da anni le due donne erano costrette a subire reiterate aggressioni fisiche e verbali nonché comportamenti minacciosi e mortificanti da parte dell’uomo, il quale non ammetteva che venissero messe in discussione le sue decisioni e, per futili motivi, sistematicamente le aggrediva sia verbalmente che fisicamente, denigrandole per le loro capacità e il loro aspetto fisico, arrivando anche a minacciarle con un coltello da cucina e a picchiarle lanciando loro addosso oggetti di vario genere.
La vicenda, che perdurava da un decennio, è stata ricostruita dalla sezione specializzata della Squadra Mobile che ha riscontrato diversi episodi di violenza e il grave stato di soggezione, ansia e paura in cui l’indagato aveva ridotto le vittime.
Dopo l’ennesimo episodio, che ha visto l’uomo picchiare le donne con una mazza per futili motivi, la figlia ha richiesto l’intervento della Polizia di Stato e l’uomo ha ammesso, di fronte alla pattuglia intervenuta, di aver picchiato la moglie, senza manifestare alcun pentimento, anzi rivendicando addirittura di avere ragione a comportarsi in quel modo.
Sulla scorta delle risultanze investigative della Squadra Mobile, il GIP del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Procura della Repubblica (Sostituto Procuratore Irene Crea), ha quindi emesso ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalle parti offese, eseguita ieri.
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