I vertici di Villa Sant'Anna avrebbero agito «nella serena convinzione di essere immuni da rilievi esterni o censure». Nel pesante quadro accusatorio, emerso dall'inchiesta “Cuore Matto” che ha svelato l'esistenza di un reparto “fantasma” nella clinica cardiologica del quartiere Pontepiccolo, un ruolo centrale lo avrebbe rivestito Domenico De Fazio presidente della commissione aziendale per l'accreditamento sanitario dell'Asp di Catanzaro.
Anche per lui, oltre che per i vertici della clinica, la Procura guidata da Nicola Gratteri aveva chiesto l'interdizione dai pubblici uffici. Il gip Gaia Sorrentino però ha rinviato la decisione fino allo svolgimento di un interrogatorio. De Fazio, 65 anni di Torre di Ruggero, è indagato per , indagato per rifiuto di atti di ufficio.
Secondo gli inquirenti «l'inadeguatezza (inesistenza) strutturale del reparto formalmente adibito ad unità di tempia intensiva cardiologica» sarebbe dovuto emergere durante i periodici controlli dell'Asp, previsti per le strutture accreditate.
L'articolo completo nell'edizione odierna di Catanzaro della Gazzetta del Sud.
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