Le tradizioni locali, che scandiscono la fede e, soprattutto, la vita comunitaria dei piccoli centri dell’entroterra, possono costituire un importante volano di turismo culturale e religioso per il territorio: di ciò si è discusso a Serra San Bruno, durante un autorevole convegno organizzato dal centro studi Theotokos. Nella città della certosa, in particolare, è stato preso ad esempio il rito della “Schiovazione” (o “Schiovazziuoni”), peculiare funzione del Venerdì Santo che richiama numerosi fedeli da tutto il circondario. Sul rituale il professore Martino Michele Battaglia, fondatore-insieme con la dottoressa Anna Rotundo-del centro Theotokos, ha condotto pregevoli studi, esposti durante il convegno. «I lavori condotti-ha affermato Battaglia-saranno trasmessi e studiati alle Università estere, al fine di far conoscere il grande patrimonio culturale, anche immateriale, calabrese: è un progetto di cui il nostro territorio ha bisogno per la sua crescita». A trattare il tema, accanto a Battaglia, vi sono stati relatori del calibro di Francesco Crapanzano (docente dell’Università di Messina), Domenico Pisani (storico dell’arte), Luigi Rossi (sociologo dell’Università di Messina), Giuseppe Giordano (docente Università Tor Vergata) e Giuseppe Rando (ordinario di letteratura italiana presso l’Univeristà di Messina). Particolarmente emozionato il parroco di Serra San Bruno, mons. Leonardo Calabretta, il quale ha sostenuto Battaglia nel suo progetto, nonché Gigi Stilo, priore della confraternita dei Sette Dolori che cura la “Schiovazione”. Anche il sindaco, Alfredo Barillari, ha ringraziato gli intervenuti per l’interesse rivolto alla comunità di Serra San Bruno, ricordando come ogni rituale rappresenta i valori di ogni collettività locale.