Stava pedalando con la sua bici sulla provinciale 94 a Pozzuolo del Friuli (piccolo centro vicino ad Udine), quando un camion l’ha travolta. L’impatto è stato terribile: Mara Leone (33 anni originaria di Lamezia Terme) è stata subito soccorsa ma le sue condizioni sono apparse subito disperate. Operatori sanitari del 118, vigili del fuoco, lo stesso autista del mezzo pesante si sono prodigati per prestarle le prime cure e trasferirla all’ospedale Santa Maria della Misericordia ma la corsa verso il nosocomio è stata inutile. Mara è andata in coma e i medici hanno subito stilato un bollettino nefasto e funesto: solo un miracolo avrebbe potuto salvare Mara, attaccata alle macchine per il violento impatto subìto. Il miracolo non è avvenuto, nessuna cura è riuscita a risvegliare la giovane lametina. La spina è stata staccata ma questo non è stato l’ultimo atto, non è finito tutto con questo tragico gesto. Infatti dopo il decesso dichiarato dai medici è avvenuto l’espianto. Gli organi di Mara Leone sono stati donati, così come lei stessa aveva predisposto depositando una sua dichiarazione, scritta diverso tempo fa. Una volontà chiara e inequivocabile che ha suggellato la sua dipartita terrena con un gesto di grande amore e generosità verso gli altri. Altruismo e profondo senso di solidarietà che hanno sempre caratterizzato la vita pubblica e privata di Mara, laureata in giurisprudenza impegnata in tante battaglie per i diritti civili, per la difesa dei più deboli e degli emarginati. La giovane donna da qualche tempo si era trasferita ad Udine per completare gli studi specialistici ed anche per coltivare la sua passione per l’arte gastronomica: la buona cucina degli chef. Mara era solare, dolce, stimata e apprezzata per il suo impegno sociale; benvoluta per la sua amorevolezza, per la sua capacità di affrontare con gran coraggio e stoica determinazione le avversità della vita. La sciagura avvenuta venerdì sera, quel maledettissimo incidente in un piccolo paesino friulano, ha spezzato brutalmente tutti i suoi sogni, i suoi progetti per il futuro ma non ha spento il suo amore per la vita. La donazione degli organi, da lei stessa decisa tempo fa, sublima il dolore e la sofferenza di chi ora piange per la sua scomparsa. Tante le reazioni alla notizia della tragedia avvenuta a Pozzuolo: nei commenti e nelle reazioni che amici e parenti hanno pubblicato sui social, il ricordo di una persona speciale. Ma, del resto, solo una persona speciale può pensare di donare qualcosa di sé per restituire la gioia di una vita vera a persone che mai conoscerà.