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Crotone, presunta truffa sui finanziamenti per il comparto pesca: chiesto il giudizio per 9

Insieme avrebbero messo a segno una presunta truffa ai danni della Regione nel settore dei fondi per la pesca. Tramite la “Hippocampus Sas”, società con sede a Crotone specializzata nella vendita dei prodotti ittici, sarebbero stati chiesti ed ottenuti, attraverso la falsa fatturazione, finanziamenti comunitari destinati allo sviluppo del comparto pesca. Un metodo ben collaudato che avrebbe portato ad incassare illecitamente una tranche di 385 mila euro - su un finanziamento complessivo di 642 mila euro - tra il 2013 e 2014. Di questo devono rispondere le nove persone coinvolte nell’'inchiesta condotta dai finanzieri della Sezione operativa navale, per le quali adesso il sostituto procuratore, Alessandro Rho, ha chiesto il rinvio a giudizio.

Rischiano di finire a processo: la rappresentante legale della “Rbm Costruzioni srl” Rosanna Borza (56 anni, di Cotronei); il rappresentante legale della “Bruno Domenico” Domenico Bruno (47, Isola Capo Rizzuto); l’'ingegnere Fedele Caiazza (70, Crotone); rappresentante legale e socia accomandataria della “Hippocampus sas” Annabella Cavallo (34, Crotone); il dipendente e amministratore della “Hippocampus sas” Salvatore Cavallo (44, Crotone); il rappresentante legale della “Contatto srl” Saverio Danese (57, Crotone); il tecnico esterno della Regione Enrico Granata (63, Cosenza); la rappresentante legale della “New Edil di Novello Rosetta,” Rosetta Novello (47, Crotone); e infine, il funzionario del dipartimento Agricoltura, foreste e forestazione della Regione Pietro Humberto Spirlì (57, Reggio Calabria).

L'edizione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione cartacea della Gazzetta del Sud - edizione di Catanzaro.

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