Abuso d'ufficio è l'ipotesi di reato sulla quale sta lavorando il sostituto procuratore Graziella Viscomi. Un fascicolo giudiziario che rischia di avere ripercussioni sulla vita politica catanzarese. Nel registro degli indagati infatti figurano i nomi dell'ex consigliere regionale e fondatore del movimento Officine del Sud Claudio Parente e due consiglieri comunali che fanno riferimento proprio alla sua creatura politica Giuseppe Pisano e Francesco Gironda. I fatti contestati sarebbero avvenuti ad agosto del 2018.
Nei giorni scorsi il pm titolare del fascicolo ha chiesto al gip di poter proseguire nelle indagini fino al giugno 2021. Il provvedimento di proroga è stato quindi notificato alle tre persone indagate.
“Ad oggi non è stato notificato alcun atto al dottore Parente e non avendo alcuna difficoltà nell’affermare che ogni fattispecie sarà senz’altro chiarita nelle sedi competenti, con manifesta disponibilità ad essere sentiti sin d’ora dal pm titolare dell’indagine”. Lo scrivono gli avvocati Giacomo Maletta e Antonio Iannone, legali dell’Associazione Interregionale Vivere Insieme e di Claudio Parente.
“Per le dichiarazioni riportate nell’esposto e pubblicate sui giornali sono state già esperite diverse querele sia a firma del dottore Parente che dell’Associazione Interregionale Vivere Insieme, che sono stati escussi a sommarie informazioni, durante le quali sono stati esibiti tutti i pertinenti atti e descritte le relative fattispecie, che si sono succedute in circa 20 anni. Ciò al fine di chiarire la correttezza dell’operato dell’Associazione”.
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