Vaccino, immunità di gregge, raggi solari: di teorie ne sono state sviluppate tante in questi mesi per provare a fronteggiare il Covid. Ancora in parte da “provare”. Su una, però, almeno la comunità scientifica sembrava per la maggior parte concordare: le tre “T”, ossia tampone, tracciamento e trattamento. Una strategia “preventiva” che era stata indicata già lo scorso aprile. L'aveva detto l'Oms, l'aveva spiegato l'Istituto superiore di Sanità ed era stato ribadito da tutti gli specialisti. Ma, otto mesi dopo, a novembre, delle tre “T” è rimasta solo la lettera dell'alfabeto. E, forse, in Calabria e nel Vibonese neanche quella.
Che qualcosa si fosse persa per strada, infatti, era già chiaro dalle scorse settimane, quando l'Asp scriveva a Prefetto, sindaci e presidente della Provincia. Era il 9 novembre e nella missiva si proponeva «a tutela della salute pubblica la sospensione dell'attività didattica in presenza dal 10 novembre al 3 dicembre».
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