E' tornato in libertà l'imprenditore turistico Pasquale Barberio, finito agli arresti domiciliari durante il blitz dell'operazione "Farmabusiness" del 19 novembre scorso. Il Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro Giulio De Gregorio (lo stesso che aveva disposto la misura cautelare) ha revocato l'ordinanza di arresti domiciliari a carico del 75enne imprenditore. Il gip ha accolto così l'istanza degli avvocati Pietro Funaro e Giuseppe Fonte, legali dell'imprenditore nativo di Nicastro ma residente a Isola Capo Rizzuto. I penalisti che assistono Barberio, hanno sottolineato che i fatti oggetto del procedimento, sono agli atti di un altro procedimento di prevenzione. Pasquale Barberio, è considerato dalla Dda di Catanzaro il «terminale economico della locale di 'ndrangheta di Cutro», colui il quale avrebbe effettuato investimenti di natura imprenditoriale, diretti ad assicurare al clan «il controllo sui villaggi turistici ricadenti nell'area geografica di influenza criminale della cosca». Accuse respinte dall'interessato.