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Usca di Catanzaro, quasi ultimate le attivazioni

L’Asp sta completando il piano delle Unità speciali di continuità assistenziale partito il 21 aprile

Salvatore Gullì, Luisa Latella e Franca Tancredi sono i componenti della commissione straordinaria dell'Asp

È in via di completamento il quadro delle Unità speciali di continuità assistenziale (Usca) nel territorio di competenza dell’Azienda sanitaria provinciale. L’ultima ad essere stata attivata in ordine di tempo quella di Soverato, mentre già da lunedì dovrebbe cominciare a svolgere il servizio anche quella di Tiriolo. Inizia così a prendere forma quel primo reticolo della medicina territoriale chiamato a essere la prima risposta assistenziale. Un tassello strategicamente fondamentale soprattutto nell’attuale fase pandemica. A loro spetta infatti anche il compito di rappresentare quel “filtro” in grado di dare risposte sanitarie appropriate subito, senza costringere i pazienti a dover ricorrere necessariamente alle strutture di pronto soccorso. La carenza di strutture sul territorio, in effetti, nei mesi passati (ma il problema è vecchio di anni), ha rappresentato una criticità per le strutture dell’emergenza-urgenza, in particolare all’ospedale “Pugliese” dove ogni giorno si creavano lunghe file di pazienti Covid e non dall’intera area centrale della Calabria. Ora, almeno per quel che riguarda la provincia, il quadro dovrebbe cambiare.

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