Genitori contro a Crotone dopo la decisione del Tar che ha sospeso l'ordinanza del sindaco il quale aveva disposto la chiusura delle scuole di competenza comunale fino al 22 dicembre col ritorno della didattica in presenza per gli alunni delle Scuola dell'Infanzia, delle elementari e delle medie, il 7 gennaio. Se da un lato in 25, hanno sottoscritto il ricorso accolto dal Tar che ha fatto riaprire le scuole, rimaste però desolatamente vuote, tranne rare presenze, dall'altro ben 2100 genitori hanno sottoscritto una petizione contro la didattica in presenza in questa settimana che precede le vacanze natalizie. Il sindaco Vincenzo Voce ha ricevuto dalle mani di Maria Lucia Cosentino (che ha rappresentato gli altri genitori firmatari), la petizione finalizzata alla richiesta della sospensione della didattica in presenza nonostante quanto di recente deciso dal Tribunale Amministrativo Regionale rispetto all’ordinanza sindacale che prevedeva, per l’appunto, la sospensione fino al 22 dicembre. Una nota diffusa dal Municipio precisa che nelle motivazioni della petizione «sottoscritta da oltre 2100 genitori si evidenzia che la sanità cittadina non è ancora pronta al monitoraggio pandemico ed ai tracciamenti tempestivi del diffondersi del Coronavirus. Crotone, inoltre - sostengono i genitori firmatari - non è dotata di una struttura Covid-19, destinata ai bambini con il conseguente necessario ricovero fuori provincia. Sotto il profilo meramente scolastico - continuano i sottoscrittori - la didattica a distanza è stata bruscamente interrotta con la ripresa delle lezioni scolastiche esclusivamente in presenza, in pochissimi, venendo a concretizzare una situazione per la quale le famiglie non hanno avuto il tempo di prepararsi. Riaprire, le scuole per pochi giorni - aggiungono i sottoscrittori - in prossimità delle vacanze natalizie si pone come un inutile rischio sanitario ed un grave problema organizzativo oltre che un danno per la didattica». Il comunicato sottolinea che il sindaco Voce nel ringraziare per l’attenzione con la quale i genitori hanno evidenziato la questione ha preso carico della loro richiesta che sarà oggetto di attenta valutazione da parte dell’amministrazione comunale, condividendo le motivazioni che erano alla base dell’ordinanza adottata».
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