Catanzaro, Crotone, Vibo

Sabato 23 Novembre 2024

Contagi ospedale Lamezia, la preoccupazione di Cgil, Fp Cgil e Cgil Medici area vasta

L'ospedale di Lamezia Terme

«La situazione in cui versa l'ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme con ben tredici i sanitari tra medici e infermieri che sono risultati positivi al covid in queste ore, desta seria preoccupazione in merito allo svolgimento dell'attività sanitaria in sicurezza all'interno di una struttura che serve un ampio territorio nell'area centrale della Calabria». È quanto si legge in una nota della Cgil, della Fp Cgil e della Cgil Medici Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia, in merito al contagio di 13 sanitari all'ospedale lametino. «Il personale è in buone condizioni di salute, ma il numero elevato di contagi preoccupa non solo perché potrebbe scaturire la scoperta di altri casi, ma anche perché l’ospedale di Lamezia da anni lavora con risorse umane ridotte e quindi il venir meno di tutte queste unità di personale depotenzierebbe i servizi – prosegue ancora la nota -. Nelle scorse settimane avevamo messo in rilievo che sia per la carenza di personale che per le caratteristiche strutturali dell'immobile, l'ospedale di Lamezia non era nelle condizioni adatte a ospitare un reparto covid, ma i nostri rilievi sono stati interpretati come un tentativo di lasciare ai margini la città che invece avrebbe dovuto essere valorizzata. I fatti di queste ore ci danno ragioni, ma poco conta perché resta alto il livello di allarme per evitare che la situazione peggiori a discapito del personale medico e dei pazienti. Da anni denunciamo la carenza di personale e la necessità di una razionale riorganizzazione della struttura. A questa richiesta – conclude la nota di Cgil, della Fp Cgil e della Cgil Medici Area vasta Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia – aggiungiamo l'urgenza di intervenire per garantire al personale ancora in servizio di lavorare nelle condizioni di sicurezza fondamentali per las tutela del diritto alla cura di quanti si recano all'ospedale lametino».

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