L’esplosione del Covid-19 in questa seconda ondata ha colpito prevalentemente la Medicina del territorio – soprattutto in aziende sanitarie già di per sé in affanno come quella di Vibo Valentia – comportando in fase di lockdown la sospensione delle attività sanitarie programmate e di conseguenza un allungamento delle liste d’attesa per esami diagnostici e visite specialistiche. I ricoveri vengono invece garantiti solo nei casi urgenti per fare posto ai pazienti con il virus.
Anche la prevenzione in quest’ultimo periodo è diventata un lusso. Nei mesi scorsi, infatti, si è allungata la lista di attesa per i controlli mammografici destinati alle donne nella fascia di età più a rischio, quella tra i 50 a e i 69 anni. Idem per i pap test e gli screening oncologici. Alcuni dei quali, come ad esempio quello del colon retto, erano già stati sospesi sin dallo scorso anno per carenza di personale sanitario.
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