La riapertura delle scuole del Primo ciclo, primarie e secondarie, prevista per domani dopo l’accoglimento del ricorso presentato al Tar Calabria da alcuni genitori di studenti calabresi all’ordinanza del presidente facente funzioni Nino Spirlì, ha aperto le porte al dibattito, a tratti anche aspro, sui social network. Fazioni di genitori pro e contro la riapertura, l’una contro l’altra armate ma che probabilmente chiedono la medesima cosa ai governi regionale e locali: sicurezza. «Per noi, il pronunciamento del Tar ha allineato la situazione calabrese a quella nazionale e questo era auspicabile», spiega Alessia Arena, delegata alle questioni territoriali dell’associazione nazionale “Genitori in Rete”. «L’associazione – prosegue – non ha presentato alcun ricorso agli organi amministrativi, ma si limita a prendere atto del pronunciamento consapevole che le normative nazionali hanno indicato un percorso sulle riaperture univoco per tutto il Paese, che deve essere seguito in ogni regione e in ogni provincia in cui non vi siano focolai di contagio». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro