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Vaccinazioni Calabria, Longo: “C'è un piano provvisorio in base alla territorialità”

Il primo bilancio del commissario: “Abbiamo avuto 25mila dosi vaccinali: 10mila le abbiamo fatte e altre 10mila le faremo in questa settimana, mentre 5mila le terremo di riserva per la seconda fase, quando si faranno i richiami”

«Abbiamo strutturato un piano provvisorio per dare modo di avviare la campagna vaccinale, stabilendo la territorialità delle vaccinazioni sulla base dell'organizzazione territoriale ospedaliera». Lo afferma il Commissario alla sanità calabrese, Guido Longo. La partenza a rilento delle vaccinazioni aveva aperto, nei giorni scorsi, l'ennesimo fronte polemico. Il piano approntato, spiega Longo, «disciplina, fin dall'arrivo del vaccino, le modalità della sua distribuzione e la somministrazione. In dettaglio, si raccomanda che in ogni postazione di somministrazione ci siano 4 operatori: un medico, due paramedici e un amministrativo. I numeri non ci danno ragione, ma stiamo migliorando, stiamo migliorando l'organizzazione e la territorialità nella fase dell'implementazione vaccinale. Noi abbiamo avuto 25mila dosi vaccinali: 10mila le abbiamo fatte e altre 10mila le faremo in questa settimana, mentre 5mila le terremo di riserva per la seconda fase, quando si faranno i richiami».

Carenza di siringhe

Si è parlato anche di carenze dei dispositivi di somministrazione del vaccino, come le siringhe, ma Longo afferma che «le siringhe ci sono, abbiamo vaccini e siringhe, non ci manca nulla. La sanità calabrese è davvero una problematica complessa - dice poi Longo - perché c'è una carenza di strutture e anche di personale, e cercheremo ora con piani di assunzioni quantomeno di alleviare questo problema».

Obbligatorietà

«Volevo solo lanciare la mia idea sull'obbligatorietà delle vaccinazioni», prosegue Longo, «perché quello dell'obbligatorietà è secondo me un problema che verrà affrontato, è bene vaccinarsi ed è bene farlo subito perché questo ci salva dalla mancanza di libertà che ci opprime tutti». (AGI)

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