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Sant’Anna Hospital di Catanzaro, resta il nodo “liquidità”

Ancora da sbrogliare la matassa delle somme validate dall’Azienda sanitaria ma non liquidate

Il centro specialistico Sant'Anna Hospital di Catanzaro

L’ombra della crisi di liquidità paventata poco meno di un mese fa dal management del Sant’Anna Hospital rischia di sbiadire una ripartenza che dipendenti e pazienti vorrebbero in grande stile e in tempi record. I lavori per ottemperare alle prescrizioni dettate dall’Azienda sanitaria provinciale, superare le verifiche della commissione e mettere la clinica nelle condizioni di incassare il rinnovo dell’accreditamento proseguono. Anzi, dovrebbero terminare già oggi, ma sullo sfondo resta da sbrogliare la matassa delle somme già validate dall’Asp, ma mai liquidate. Senza quei fondi, che da gennaio a giugno dello scorso anno ammontano a ben dieci milioni di euro la ripartenza scatterebbe tra non poche difficoltà. Il contratto 2020 mai firmato dall’Asp, che su 12 mesi vale 24 milioni di euro, resta così in cima alle preoccupazioni del management al pari del rinnovo dell’accreditamento.

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