«Quello che è stato portato alla luce dall’inchiesta “Waste Water” è solo la punta di un iceberg». Ad esserne convinta è la delegazione lametina dell’associazione ambientalista “Marevivo”, da anni impegnata nella tutela del mare e dell’ambiente e contro l’inquinamento. L’operazione condotta dalle forze dell’ordine, spiega il presidente del sodalizio Enrico Cataneo, «non ha fatto altro che confermare, purtroppo, ciò che da anni temevamo, anche se siamo sempre più convinti che ciò che è stato portato in luce dall’inchiesta è solo una piccola parte. In questi anni sono state migliaia le proteste e le denunce di privati cittadini e di associazioni, compresa “Marevivo", che hanno puntato il dito contro la situazione allarmante in cui, specie d’estate, versa il mare antistante le spiagge del Golfo di Sant’Eufemia. Ai tanti non era sfuggito il fatto che quel colore verde delle acque e quell’odore acre e pungente che, ciclicamente e puntualmente ogni mattina alla stessa ora comparivano nelle acque antistanti le coste tirreniche, non potevano essere solo la proliferazione delle alghe unicellulari ma c’era dell’altro».
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