Catanzaro, Crotone, Vibo

Lunedì 29 Aprile 2024

'Ndrangheta nel Crotonese, omicidio ed estorsioni: dodici misure cautelari - VIDEO

Il 25 gennaio 2021, in Petilia Policastro (KR) e Bussolengo (VR), i militari del comando provinciale carabinieri di Crotone, con il supporto di personale del comando provinciale carabinieri di Verona, dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria, hanno dato esecuzione a un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, nei confronti di 12 indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, omicidio, estorsioni, usura, delitti in materia di armi, furti, danneggiamenti seguiti da incendio, tutti aggravati dal metodo mafioso. I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso della conferenza stampa che, il Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, terrà alle 11, presso il Comando Legione Carabinieri Calabria di Catanzaro. Il provvedimento trae origine da un’attività investigativa, condotta, dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Crotone e dalla Compagnia di Petilia Policastro, diretta e coordinata dal Procuratore della Repubblica, Nicola Gratteri e dai sostituti procuratori, Paolo Sirleo, Domenico Guarascio e Pasquale Mandolfino. Gli elementi raccolti nel corso delle indagini hanno consentito di:

In particolare l’attività investigativa compiuta ha permesso di identificare il mandante ed un esecutore materiale dell’omicidio dell’allevatore Massimo Vona, ricostruendone le varie fasi. Il 30 ottobre 2018, la vittima, infatti, dopo essere stata attirata presso un’azienda agricola sita in località “Scardiato” di Petilia Policastro, con il falso pretesto di “consegnargli” i responsabili dell’incendio appiccato nell’anno 2016 in danno del suo capannone, sarebbe stata uccisa, con almeno due colpi di arma da fuoco, dall’assassino che lo attendeva unitamente ad altri soggetti allo stato sconosciuti. I responsabili avrebbero quindi proceduto all’eliminazione fisica del cadavere, che, infatti, mai è divenuto oggetto di ritrovamento. L’8 novembre 2018, in località Scavino di Petilia Policastro, i carabinieri hanno rinvenuto solo la carcassa dell’autovettura dell’allevatore scomparso, completamente distrutta dalle fiamme e abbandonata in una stradina interpoderale a servizio di alcuni appezzamenti di terreno coltivati ad uliveti.  

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