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Catanzaro, l'inchiesta sulla truffa sanitaria. La Procura conferma le accuse

Notificato l’avviso di conclusione delle indagini alle persone coinvolte nell’inchiesta su Villa Sant’Anna. Al centro del fascicolo il reparto Utic che sarebbe entrato in funzione solo sulla carta

La Procura della Repubblica di Catanzaro ha chiuso l’inchiesta “Cuore matto”, il fascicolo che aveva svelato la presunta truffa al sistema sanitario avvenuta all’interno della clinica Sant’Anna. I sostituti procuratori Vito Valerio e Chiara Bonfadini, sotto il coordinamento del procuratore capo Nicola Gratteri hanno confermato le accuse per Rosanna Frontera, 56 anni, di Catanzaro, legale rappresentante della casa di cura “Villa Sant’Anna s.p.a.”; Giuseppe Failla, 65 anni di Catanzaro, direttore generale; Gaetano Muleo, 75 anni di Catanzaro ma residente a Perugia, direttore sanitario della casa di cura dal 2010 fino ad agosto del 2019 e Domenico De Fazio presidente della commissione aziendale per l’accreditamento sanitario dell’Asp.

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