Prima, durante e forse anche dopo le ultime elezioni comunali in città avrebbe agito con «spregiudicatezza e arroganza un’associazione composta da imprenditori e consiglieri di lungo corso». La tragica fotografia della campagna elettorale del 2017 è contenuta in alcune annotazioni della Direzione investigativa antimafia ora depositate agli atti dell’inchiesta “Basso profilo” coordinata dal procuratore Nicola Gratteri. Buona parte dei documenti risulta ancora coperta da omissis. Eppure bastano le poche righe leggibili per comprendere le forze in campo. Già dalle prime attività investigative, sottolinea la Dia, «è stata appurata l’esistenza di comitati d’affari che si accingono, anche grazie al risultato elettorale, a gestire forti interessi nella città di Catanzaro».