Mentre la comunità tropeana vive un dramma senza eguali, il mondo parla degli orrori commessi al cimitero. Da quando sono state diffuse le immagini raccapriccianti di cadaveri estratti senza molti riguardi dalle bare, a loro volta date alle fiamme, l’immagine della “Capitale delle vacanze” ha subito un colpo tremendo. Del vilipendio delle salme in questi giorni hanno scritto storici quotidiani, britannici e tedeschi. Alla brutta vicenda di Tropea hanno dedicato pagine il The Guardian, il Beliner Zeitung, il Berliner Morgenpost e il Sudtirolnews, ripercorrendo le fasi dell’inchiesta e ponendo in risalto sia la crudezza delle immagini riprese dalla Gdf sia il disprezzo nei confronti dei defunti, nonché il presunto mercinomio sui loculi. Un colpo durissimo per una cittadina che sta cercando di risalire la china e riguadagnare gli spazi di primo piano sullo scacchiere del turismo internazionale, dove nei prossimi giorni sono attese tv italiane ed estere. Intanto il cimitero cittadino è un via vai di persone sconvolte che vanno a controllare se i loro cari sono al loro posto. «I miei nonni – ha detto Maria Luisa, insegnante – sono al loro posto. Quei “nazisti” criminali non hanno avuto il tempo di rimuoverli e buttarli nel forno “crematorio artigianale” che avevano realizzato». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro