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Catanzaro, il “Pugliese” a caccia delle mutazioni del coronavirus

Il laboratorio di Microbiologia valuterà pure la produzione di anticorpi nei dipendenti dell’Azienda ospedaliera già vaccinati

Pasquale Minchella dirige il laboratorio di Microbiologia e virologia del “Pugliese”

Ricerca delle mutazioni del Covid-19 al via tra una decina di giorni. Dopo l’individuazione del laboratorio di Microbiologia e virologia del “Pugliese” quale centro regionale scelto dal delegato del soggetto attuatore per l'emergenza Covid, Antonio Belcastro, per l’individuazione delle varianti del coronavirus, il principale ospedale del capoluogo di regione si organizza per l’acquisto dei reagenti che servono alla nuova mission. Sono diversi e particolari rispetto a quelli normalmente utilizzati per l’ormai consueta gestione dei tamponi molecolari da processare, ma il laboratorio targato Pasquale Minchella è già dotato delle strumentazioni che servono. Nessun pathos, insomma. Anzi. L’Azienda ospedaliera, guidata dal commissario straordinario Francesco Procopio, sembra voler lanciare il cuore oltre l’ostacolo senza remore al punto che ha già messo in cantiere anche un’altra sfida ovvero quella di una campagna di monitoraggio calibrata sul personale sanitario della stessa Azienda ospedaliera che abbia già ricevuto entrambe le dosi di vaccino prescritte dai protocolli internazionali. Si tratta d’altronde di dipendenti esposti quotidianamente al virus e l’intento è quello di valutare l’efficienza del siero in considerazione del fatto che le stesse case produttrici abbiano dato percentuali di efficienza inferiori al cento per cento.

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