Catanzaro, Crotone, Vibo

Lunedì 23 Dicembre 2024

Invasione di cinghiali, convenzione del Msi-Ft per richiesta di risarcimento danni

Il manifesto del Msi-Ft sull'emergenza cinghiali

«Nemmeno la pandemia riesce infatti a frenare quella che è diventata una vera e propria invasione del territorio da parte di agguerrite tribù di cinghiali, con tutte le problematiche che ciò si porta appresso. Nell'ottica di aiutare i cittadini ad affrontare un problema che affligge intere cittadinanze, in particolare proprietari di appezzamenti di terreno ma anche, ad esempio, gli automobilisti, e a seguito della brillante intuizione della segretaria cittadina di Caraffa, Tina Pallaria (designata perciò ad essere responsabile del progetto), la segreteria provinciale del Msi-tT di Catanzaro ha provveduto a stipulare una convenzione con uno studio legale ove operano alcuni avvocati specializzati nell’istruire pratiche di risarcimento danni per coloro che hanno subito l’incursione di questi dannosi animali».  Lo ha affermato, in una nota, il segretario provinciale del Movimento Sociale Italiano-Fiamma Tricolore di Catanzaro, Lorenzo Scarfone. «Tutti coloro che hanno subito danni dalla “visita”, certamente sgradita, degli ungulati – sono previsti risarcimenti, per danni debitamente comprovati - possono rivolgersi ai numeri 336925138 o 3284256407 oppure contattare le strutture del Movimento su Facebook (Movimento Sociale Fiamma Tricolore Regione Calabria o Segreteria Provinciale) nell’imminenza della scoperta del danno per ottenere tutta l’assistenza possibile».Scarfone ha specificato che «per il ricorso e l’assistenza legale non sarà dovuta alcuna somma (il compenso “onorario” dei legali sarà fissato dai giudici a conclusione della vertenza) tranne le spese per la necessaria perizia del tecnico di parte, che ognuno potrà scegliersi ovvero potrà essere fornito anche da noi laddove richiesto. Atteso che riteniamo sia veramente alta la platea di quanti hanno necessità di questi servizi vi invitiamo a contattarci comunque laddove abbiate problemi del genere. Peraltro siamo consci che il risarcimento non risolve questa problematica che risulta essere in ascesa esponenziale – così per come è diventato il tasso di riproduzione dei cinghiali, ormai geneticamente incrociati con i maiali – per cui, per una reale e definitiva risoluzione non si potrà prescindere dalla liberalizzazione totale della caccia a questi animali – non ce ne vogliano gli animalisti, anche noi siamo strenui difensori della natura e degli animali, ma il problema è diventato così grave che altri provvedimenti si risolverebbero nei classici “pannicelli caldi” -  mentre nell’immediato sarebbe di buon aiuto il consentire la concessione a chi subisce le incursioni di poter usufruire, laddove sia possessore di regolare “licenza di caccia”, di una sorta di “legittima difesa” che gli consenta di poter abbattere gli ungulati che si trovano sul suo terreno».

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