Nuovo colpo di scena nella travagliata vicenda della riforma del welfare in Calabria. Un decreto del presidente del Consiglio di Stato ha sospeso in via cautelare la sentenza del Tar Calabria che aveva respinto il ricorso del Comune di Catanzaro avverso il Regolamento concernente la riorganizzazione dell’assetto istituzionale del sistema integrato degli interventi in materia di servizi e politiche sociali. Ma andiamo per gradi. A fine 2019 la Giunta Oliverio, ormai al capolinea, approva la tanto attesa riforma del welfare in Calabria, unica regione italiana priva di tale strumento attuativo della legge nazionale 328/2000 e della norma regionale 23/2003, con il quale vengono trasferite ai Comuni le funzioni in materia di politica sociale, dando efficacia al principio di sussidiarietà secondo il quale è il livello territoriale più prossimo alla persona che ne riesce a individuare il fabbisogno e programmare al meglio gli interventi. Ci sono voluti ben venti anni per arrivare a tale risultato. Ma quest’attesa riforma non nasce sotto buoni auspici. Infatti, già viene contestata durante la sua fase preparatoria e diversi consiglieri regionali, ma anche sindacati ne contestano la validità. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro