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Mercoledì 30 Aprile 2025

Corigliano Calabro, archiviazione per i consiglieri comunali accusati di danno erariale

Corte dei conti

Si chiude con una archiviazione per alcuni dei consiglieri che componevano l’assise civica nel corso dell’ultima amministrazione a guida dell’estinto comune di Corigliano Calabro. Un presunto danno erariale era stato ipotizzato dalla procura della Corte dei Conti, che aveva inteso avviare il procedimento anche seguito di un corposo dossier consegnato loro dall’ ex assessore al bilancio di quella amministrazione guidata da Giuseppe Geraci. Non vi sarebbero responsabilità, per la vicenda relativa al presunto danno erariale subìto dall’ex comune di Corigliano Calabro, in merito alla approvazione dei debiti fuori bilancio, per gli ex consiglieri comunali di maggioranza Pasquale Magno, Yole Sposato, Angelo Caravetta, Francesco Algieri, Maddalena Avolio, Adriano Cosimo Primavera, Francesco Giuseppe Bruno, Giuseppe Turano, Luigi Francesco Altomonte, Antonio Ascente, Fabio Olivieri. La procura contabile ha inteso archiviare la loro posizione, mentre resta aperta una contestazione all’ex sindaco Geraci e alla sua giunta. Nei guai anche l’ex amministratore Enzo Claudio Gaspare Siinardi, che circa tre anni fa portò all’attenzione dei giudici della corte dei conti la vicenda, che aveva poi portato, nei mesi scorsi, ad una serie di avvisi di garanzia per l’ex sindaco ed i suoi. L’accusa presunta era di danno erariale, e per questo, in trentuno tra sindaco, assessori e consiglieri, nonché dirigenti di settore e finanche il segretario comunale, erano stati chiamati dalla procura del massimo organo di controllo contabile a restituire di tasca loro la perdita economica procurata all’ente, per un totale di circa trecento mila euro. La Corte dei Conti aveva bussato anche alla porta di Siinardi, che nel maggio del 2017, con un faldone al seguito per corroborare le sua denuncia, aveva voluto scoperchiare il “pentolone”. Siinardi è stato assessore al bilancio della giunta Geraci, rimase a capo dell’assessorato per un breve periodo, ma abbastanza da consumare una rottura insanabile con l’allora sindaco. Sotto la lente di ingrandimento del procuratore regionale della corte dei conti sono finiti la proroga della Soget, i debiti fuori bilancio, il fondo della contrattazione decentrata, la vicenda di via Alfieri allo Scalo e il caso che vede protagonista il segretario comunale, il quale avrebbe percepito indebitamente i diritti di rogito.

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