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Il caso dei climatizzatori ai carabinieri di Badolato, l'opposizione: "La giunta vada a casa"

«È solo la punta dell’iceberg, la Prefettura sa tutto» dicono l’ex minoranza “Badolato rinasce” e il l Pd di Badolato

Comune di Badolato

Puntuale ed inevitabile è arrivata da parte dell’ex minoranza “Badolato rinasce” e del Pd di Badolato la richiesta di dimissioni rivolta all’amministrazione comunale in carica, guidata dal sindaco Gerardo Mannello, dopo l’ormai ampiamente noto caso dei climatizzatori che ha coinvolto in primis l’assessore ai lavori pubblici Antonio Gallelli. Un invito insistente quello alle dimissioni che l’ex minoranza motiva sia con l’intera vicenda che ha creato non poco sconcerto nell’opinione pubblica, sia con la determina di annullamento del primo atto, da cui tutto ha avuto inizio, che avrebbe solo accentuato la gravità della situazione.

«Sulla vicenda dei climatizzatori – tuona “Badolato rinasce” – l’indignazione dell’opinione pubblica è arrivata alle orecchie dei diretti interessati, assieme agli avvisi delle denunce che, come promesso, abbiamo già inoltrato agli organismi di controllo. Gli amministratori interessati, ritirando l’atto, hanno evitato qualche problema con la Corte dei conti, ma se fossero stati meno sfrontati (pensavano di insabbiare) e incoscienti si sarebbero evitati anche gli altri. Parliamo di una figuraccia che copre di ridicolo l’amministrazione e lo stesso annullamento della procedura è stato motivato in termini carnevaleschi».

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