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Catanzaro, annullata la misura per il notaio Guglielmo

La decisione dei giudici: revocati il divieto di dimora e l’interdizione dall’attività lavorativa

Rocco Guglielmo

Il Tribunale del Riesame ha accolto l’istanza avanzata dagli avvocati del notaio Rocco Guglielmo. I giudici hanno annullato il divieto di dimora a Catanzaro e l’interdittiva dalla professione per la durata di un anno che erano stati disposti dal gip il 21 gennaio scorso nell’ambito dell’inchiesta “Basso Profilo”. Il professionista catanzarese, accusato di falso ideologico e trasferimento fraudolento di valori, secondo la Procura avrebbe avuto un ruolo nella creazione di società “cartiere”, da intestare a soggetti prestanome, strumentali all’attività di fatturazione per operazioni inesistenti e di autoriciclaggio al centro dell’inchiesta. Al notaio viene contestato di aver stipulato atti di cessione di quote da parte di cittadini italiani in favore di soggetti albanesi tra il maggio e il giugno del 2018. Per l’accusa si tratterebbe di operazioni illecite considerando la breve distanza temporale, dieci minuti, tra la stipula di un atto e l’altro e la mancata comprensione della lingua italiana dei cittadini albanesi.

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Riceviamo e pubblichiamo dall'avvocato Manlio Mancuso, presidente Fondazione Astrea

“La lotta alla criminalità organizzata è fondamentale per la rinascita di un territorio come la Calabria, terra nella quale determinate connivenze tra società civile e ndrangheta sono radicate, direi, da secoli. E certamente, in tal senso, magistrati come il Procuratore Gratteri, stanno effettuando un lavoro egregio. Occorrerebbe pur tuttavia evitare, soprattutto relativamente ad indagini sulla criminalità organizzata, una eccessiva spettacolarizzazione delle stesse, che genera nell'opinione pubblica la falsa convinzione di un giudizio di colpevolezza già emesso, con conseguenti giudizi di valore sulle persone oggetto di indagini, che non devono trovare assolutamente spazio in una fase preliminare nella quale, desidero ricordarlo, possono esservi soltanto indizi di colpevolezza e nient'altro.

Né tampoco, occorrerebbe accanirsi verso personaggi cosiddetti "eccellenti ", solo per creare maggiore scalpore nella realizzazione di un'operazione di Polizia Giudiziaria. Tali distorsioni, personalmente, mi ricordano tanto quelle sentenze emesse da un non meglio precisato "Tribunale del Popolo ", assolutamente pericolose, sommarie, e per nulla afferenti ad un giudizio basato sul nostro diritto. Lasciamo che siano i Tribunali a svolgere il proprio compito: Tribunali, come quello della Libertà di Catanzaro che nella maggior parte dei casi, rimette sotto la giusta angolatura diverse posizioni processuali. Come quella del Notaio Rocco Guglielmo, al quale era stata applicata la misura cautelare dell'obbligo di dimora fuori dal Comune di Catanzaro, annullata dal Tribunale del Riesame. Certamente il procedimento continuerà, com'è giusto che sia. Ma le persone perbene, come il Dott. Guglielmo, ne usciranno certamente a testa alta. Ed anche questo è giusto che avvenga. Si dia alle persone la possibilità di difendersi senza pregiudizi di carattere populista. Non è tutto marcio ed i Professionisti onesti esistono anche in Calabria”.

 

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