Un anno e otto mesi di reclusione. Questa la condanna inflitta all’automobilista che nel 2018 investì un 45enne a Falerna. L’incidente mortale avvenne la mattina del 4 settembre del 2018 nei pressi dell'Hotel Eurolido, il pedone A.L. che si trovava in villeggiatura, nell'attraversare la strada statale 18, venne investito dall'auto condotta dal lametino C.D., morendo sul colpo a seguito dell'impatto. L'accusa iniziale fu di omicidio stradale, causato dall'alta velocità tenuta dall'automobilista, con una pena prevista in questi casi che va da un minimo di cinque ad un massimo di dieci anni di reclusione. Iniziarono le indagini e gli accertamenti degli inquirenti e dei tecnici della Procura e della difesa dell'indagato, rappresentata dagli avvocati Giancarlo Nicotera e Ramona De Sando, e delle sei parti offese. Stante i difensori, il pedone «aveva violato diverse statuizioni previste dal Codice della strada, attraversando la strada di corsa in linea obliqua, facendolo in un punto dove era assolutamente vietato attraversare la carreggiata, essendo obbligatorio farlo attraverso i sottopassaggi ivi presenti, sottopassi che erano ubicati ad una distanza inferiore a 100 metri dal luogo dell’attraversamento e non dando comunque la dovuta precedenza ai conducenti delle autovetture circolanti su strada». Il giudice, stante anche la ricostruzione effettuata dalla difesa, rilevando un concorso di colpa nel verificarsi del sinistro, tra l’automobilista e il pedone, ha condannato l’imputato alla pena di un anno e 8 mesi di reclusione, previa sospensione condizionale della pena. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro