Didattica in presenza congelata almeno fino a fine mese. Il Covid-19 non molla la presa e gli atenei calabresi provano ad arginare i rischi scommettendo ancora sulla cautela. Anche a Catanzaro dunque il secondo semestre, che scatterà ufficialmente domani, prenderà il via a distanza. Va in questa direzione, infatti, l’ultima determinazione del Comitato regionale di coordinamento delle università calabresi (Coruc). Sullo sfondo nessuna scelta a lungo termine perché il ritorno in aula era e resta l’obiettivo da centrare anche per l’Università Magna Græcia, ma nessuno appare disposto a compiere prove tecniche di normalità al cospetto di un virus che non smette di far paura. Mai come in questo caso, dunque, la sfida è univoca e già a fine mese i tre rettori calabresi si rivedranno per decidere come agire a marzo. La sfida sul piatto è quella di gettare le basi per una didattica quanto meno mista, ma tutto è demandato all’andamento della curva epidemiologica tant’è che il concetto chiave emerso al termine della riunione del Coruc, alla quale hanno preso parte anche le rappresentanze studentesche, ruota tutto attorno a «una ripartenza in sicurezza».
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