La lunga lotta per la vita, Martina Russo, l’ha conclusa ieri a soli 18 anni. Spentasi nella sua casa di Tropea, circondata dall’immancabile affetto dei suoi genitori Carlo e Anna e dal suo fratellino Domenico, è stata l’emblema dei giovani guerrieri affetti da malattie neuromotorie. Le sue lunghe battaglie per un’assistenza sanitaria domiciliare adeguata, pienamente rientrante nel sistema sanitario nazionale, le hanno tenacemente affrontate i suoi familiari fin dal 2006. Appelli attraverso i Media rivolti nel tempo all’Azienda sanitaria provinciale, affinché si modificassero le ore, diminuite, di trattamenti domiciliari e assistenza infermieristica dei Piani di assistenza integrata (Pai). Per difendere il suo diritto alle cure, purtroppo diffuso anche nella nostra regione, Carlo e Anna Russo si erano detti disposti «a denunciare nelle opportune sedi questa insostenibile situazione». Il quadro clinico di Martina, segnalava un’encefalopatia mioclovica, un’atrofia muscolare spinale, ed un’insufficienza respiratoria cronica tracheotomizzata che la costringeva, sin dalla nascita alla ventilazione meccanica. Ad assisterla, per solo un’ora al giorno, c’era un fisioterapista; mentre dal lunedì al venerdì, sempre per un’ora, due infermieri alternati fra mattina e pomeriggio. I numerosi appelli rivolti all’Asp vibonese dalla famiglia Russo, dato il quadro clinico degenerativo, sarebbero serviti unicamente per «dar séguito richieste di aumento ore di assistenza. Ogni anno però – rammentava già nel 2015 il papà Carlo – ci sentiamo presi in giro dalla stessa Asp, poiché il numero di ore di assistenza non le viene aumentato. Sembra che quanto riscontrato dall'equipe medica, con a capo il dottore Antonio De Monte, e messo nero su bianco non venga preso in minima considerazione. Eppure, emerge puntualmente che le effettive esigenze di cure di nostra figlia siano in aumento. Parliamo quindi di richieste documentate che da circa 10 anni a questa parte non vengono inserite nel Pai, lasciando quindi i livelli di assistenza per Martina invariati nonostante i suoi bisogni. Una situazione tragica per nostra figlia che non riusciamo a comprendere, mentre per altri casi tutto funziona. Ci sentiamo discriminati mentre si generano pazienti di serie A e di serie B». Chiedevano più volte quindi «di prendere in considerazione seriamente lo stato di salute di Martina e di concederle l'assistenza medica per le ore che effettivamente necessita. Nulla di più». Le esequie della piccola-grande guerriera si svolgeranno domani pomeriggio alle 15,30 nella chiesa della Santissima Annunziata di Tropea.