La Statale 18, tra il capoluogo e le frazioni costiere, resta chiusa in pieno inverno e stando a quanto trapela nei corridoi di palazzo “Luigi Razza”, l’Anas potrebbe decidere di intervenire quantomeno per la rimozione dei massi mentre per la messa in sicurezza del costone, invece, sarà necessario un finanziamento più significativo del quale il Comune avrebbe già valutato di fare richiesta. Restano, quindi, i disagi per la popolazione, oltre diecimila residenti, che sono enormi da quasi tre settimane. E comunque, i massi restano da rimuovere, il dissesto idrogeologico e la frana lungo il costone da… arginare, mentre la gente aspetta risposte... Ma soprattutto la politica – come accaduto ieri nel corso dei lavori della IV commissione consiliare – sostanzialmente elude il problema di stringente attualità, pensando già all’estate. Della Statale 18 non si parla più o quasi. Quasi la chiusura dell’unica vera arteria costiera – fosse rientrata ormai nella triste normalità vibonese. Non si parla più nemmeno di un’automedica o magari un’ambulanza da posizionare a Vibo Marina. Il pensiero di maggioranza e opposizione corre veloce, invece, all’estate che sta per sopraggiungere ed alla necessità «di un punto di primo soccorso» nel tempo della bella stagione. Quando arriveranno i turisti… da dove? Viene da domandarsi, visto che l’unica arteria di collegamento è chiusa? Quesiti che nell’aula del Consiglio cadono nel vuoto.