A partire da oggi sarà possibile, grazie all’impegno e alle competenze di tutte le professionalità presenti presso il Policlinico di Germaneto, effettuare la genotipizzazione dei ceppi di SARS-Cov2– ovvero l’identificazione della specifica variante virale responsabile dell’infezione mediante sequenziamento del DNA virale - anche in Calabria. Il sequenziamento routinario del DNA virale verrà effettuato presso il policlinico Mater Domini di Germaneto grazie ad una convenzione sottoscritta dal Commissario straordinario dell’Aou Mater Domini, Giuseppe Giuliano, e il Rettore dell’Università Magna Græcia, Giovambattista De Sarro. Il sequenziamento delle varianti virali avverrà presso il Centro di Genomica e patologia molecolare dell’Università Magna Græcia diretto dal professore Francesco Saverio Costanzo e si avvarrà di una squadra multidisciplinare di esperti che includono biologi molecolari (Carmela De Marco, Flavia Biamonte e Claudia Veneziano), microbiologi afferenti all’U.O.C. di Microbiologia guidata dal prof. Giovanni Matera (Nadia Marascio e Aida Giancotti) e a quella di Malattie Infettive guidata dal prof. Carlo Torti (Enrico Maria Trecarichi, Maria Mazzitelli) della Aou Mater Domini.
Il coordinatore scientifico del progetto di sequenziamento virale è il prof. Giuseppe Viglietto, ordinario di Patologia Generale presso l’Università Magna Græcia e direttore del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dello stesso Ateneo. La supervisione gestionale delle attività è affidata alla dott.ssa Caterina de Filippo, direttore sanitario della Mater domini e recentemente inserita nella Unità di crisi per il Covid recentemente istituita dalla Regione. Il test pilota su piccola scala avviato nella giornata di ieri presso il Policlinico ha permesso di valutare i protocolli tecnologici ed i percorsi diagnostici del processo di genotipizzazione delle varianti virali su un piccolo numero di tamponi provenienti da parti diverse della Regione Calabria effettuati negli ultimi giorni. Il protocollo di sequenziamento del DNA virale utilizzato permette non solo di identificare le 4 principali varianti virali note (inglese, sudafricana, brasiliana e nigeriana) ma anche di monitorare l’eventuale emergenza di nuove varianti potenzialmente deleterie. L’indagine effettuata con tamponi provenienti da tutte le province della Calabria in proporzione alla popolazione residente permetterà identificare la presenza della varianti.
L’istituzione anche in Calabria di due centri per il sequenziamento routinario delle varianti virali – Aou Mater domini e Ao Pugliese-Ciaccio- rappresenta un primo incoraggiante segnale da parte dell’Unità di crisi per il Covid che recepisce le indicazioni ministeriali, al fine di fronteggiare in maniera tempestiva la diffusione del virus e attivare tutte le misure di sanità pubblica necessarie per il contenimento.
Coronavirus, al Policlinico di Catanzaro è possibile identificare le varianti
Il test pilota su piccola scala ha permesso di valutare i protocolli tecnologici e i percorsi diagnostici del processo
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