La parola d’ordine è pressing. La firma che il commissario ad acta per il Piano di rientro, Guido Longo, ha promesso di apporre sul decreto di rinnovo dell’accreditamento slitta ancora e al Sant’Anna Hospital si ravviva la miccia dello scontro. I dipendenti della clinica cardiologica catanzarese ferma da oltre due mesi tornano sul piede di guerra. Il caposala della Terapia intensiva, Oscar Tegano, ad esempio, si scaglia contro i tempi della sanità pubblica e fa notare come «per una visita cardiochirurgica al policlinico del capoluogo di regione si debba attendere fino a marzo del prossimo anno». Il cardiochirurgo, Alessandro Testa ha scritto direttamente al presidente facente funzioni della Giunta regionale, Nino Spirlì. Una lettera scritta di domenica e di buon mattino la sua per provare a riportare in partita la Regione e sollecitare Spirlì «a vigilare affinché la vicenda possa concludersi». Lo scetticismo soffoca le rassicurazioni al punto che Testa è stato lapidario: «Il commissario ha nuovamente preso tempo come un debitore messo alle strette dai creditori, promettendo qualsiasi cosa, rassicurando, dando appuntamento da qui a due o tre giorni, lasciandoci ancora una volta con la spiacevole sensazione di essere le vittime di uno scherzo di cattivo gusto». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria