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Guardavalle, usura ed estorsione a una gioielleria. Condannata una coppia di coniugi

Si tratta di Francesco Galati (4 anni e 6 mesi) e Giuseppina Taverniti (4 anni e 5 mesi)

Tribunale di Catanzaro

Emessa la sentenza di condanna contro i coniugi usurai. In udienza preliminare, il gup Francesco Vittorio Rinaldi ha dichiarato Francesco Galati, 44 anni (detto il fascista), e Giuseppina Taverniti, 40 (assistiti dagli avvocati Salvatore Staiano e Vincenzo Cicino) colpevoli dei reati di usura ed estorsione commessi nei confronti di una commerciante di Guardavalle. I due sono stati condannati rispettivamente a quattro anni e sei mesi di reclusione, e a quattro anni, cinque mesi e dieci giorni di reclusione, nonché al pagamento di una multa di 14mila euro, nel caso Galati e di 13.333 nel caso di Taverniti, oltre che alla rifusione delle spese processuali. È stata esclusa per ambedue l’aggravante mafiosa. I coniugi sono stati interdetti dai pubblici uffici per cinque anni e condannati, in solido fra loro, a risarcire le parti civili dei danni subiti, rimettendo le parti per la liquidazione davanti al giudice civile. Il gup ha ordinato, altresì, la confisca e la devoluzione all’erario di quanto sequestrato ai due al momento dell’esecuzione della misura cautelare nel maggio scorso, ad eccezione degli anelli nuziali che saranno loro restituiti. Entro novanta giorni saranno depositate le motivazioni della sentenza e per pari durata saranno sospesi i termini di custodia cautelare nei confronti di Galati. Ha retto, dunque, fino alla condanna anche l’accusa di usura che il Tribunale del Riesame, riformando parzialmente l’ordinanza del gip, aveva, invece, fatto cadere. È stato, infine, assolto Angelo Gagliardi, 25 anni, che era stato indagato a piede libero.

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