Dopo 35 giorni dal blitz della Guardia di finanza al cimitero di Tropea restano ancora molte cose da chiarire. Due le indagini parallele. Da una parte la Procura della Repubblica e i finanzieri che stanno cercando di accertare altre responsabilità nella profanazione delle tombe, dall’altra il Comune che ha avviato la ricognizione di cappelle, edicole funerarie e loculi.
I rilievi tecnici, affidati all’ing. Roberto Campisi, mirano soprattutto a certificare la proprietà delle centinaia di tombe presenti all’interno del camposanto. «Nelle prossime settimane – ha affermato il responsabile dell’Ufficio tecnico Gabriele Crisafio – avremmo tutti i nomi e cognomi dei defunti seppelliti all’interno del cimitero. Il tecnico incaricato, oltre a fornirci l’esatta planimetria dell’area, farà di tutto per risalire ai legittimi proprietari di ogni singolo loculo. Solo così potremo sapere quante e chi sono le persone tumulate».
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