È lotta all’abusivismo. La terna commissariale è ferma nella sua posizione per dare un segnale forte di vicinanza dello Stato. E parallelamente all’iniziativa dei commissari sono in itinere le prime demolizioni a cura dei privati: in zona Marinella sono già tre quelle eseguite e si prosegue in questa direzione anche perché un abbattimento eseguito da chi ha commesso l’abuso ha un costo notevolmente inferiore rispetto a quello che potrebbe avere l’Ente, che peraltro deve indire una gara e provvedere a tutti gli accorgimenti del caso, per poi recapitare al privato il conto… molto salato. Sotto la lente di ingrandimento dei commissari Antonio Reppucci, Giuseppe Di Martino e Antonio Corvo sono finiti anche i ruderi che si trovano in riva al mare. Tra gli esempi più noti c’è lo storico ex ristorante “La Nave”, la cui vicenda è affiorata a seguito di sequestro per occupazione abusiva del demanio a cura della Guardia costiera nel febbraio 2017. Nella lista delle demolizioni anche i box presso la “Piazzetta”, balzati agli onori della cronaca perché finiti nell’inchiesta della Dda di Catanzaro denominata “Scott Rinascita”. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro