Da un lato il rinvio al 13 aprile della discussione davanti al Tar sulla richiesta di annullare la delibera con la quale l’Asp ha varato un avviso pubblico al fine di formare una graduatoria per conferire incarichi a tempo determinato a personale con profilo di dirigente medico per il Sistema emergenza-urgenza (Seu). Dall’altro il “no” dell’Azienda a revocare il bando. In mezzo, i medici convenzionati del 118: i venti che si sono rivolti alla giustizia amministrativa chiedendo la sospensione del provvedimento, per far ampliare la platea di partecipanti, e il sindacato autonomo Saues che aveva provato a ottenere la revoca della delibera con lo stesso fine. Dunque, un nuovo fronte di tensioni con l’Asp. La procedura ha infatti suscitato le proteste dei medici convenzionati - che non hanno un contratto di dipendenza come quello dei dirigenti medici, pur svolgendo le medesime mansioni - tagliati fuori dalla selezione. Al Tar hanno chiesto sospensiva (non concessa perché ha prevalso la necessità di colmare subito i vuoti in organico, rinviando per la trattazione collegiale al 13 aprile) e annullamento della deliberazione, per far sì che si possa aprire il bando aprendo ai medici non dipendenti e senza specializzazione in medicina d’accettazione e urgenza ma con un rapporto di convenzione da almeno cinque anni e un bagaglio di professionalità creato sul campo. Il loro timore è anche quello di restare esclusi da procedure di stabilizzazione che favorirebbero i dirigenti medici assunti a tempo determinato, visto che il concorso di stabilizzazione per i convenzionati non è mai stato portato a termine. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro