Si chiama Walter Loielo il nuovo collaboratore di giustizia che da alcune settimane sta parlando con i magistrati della Dda di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri. Il nome del 23enne di Gerocarne (Vibo Valentia) è emerso nel corso dell’udienza di stamane davanti alla Corte d’Assise di Catanzaro nel processo per l’omicidio di Matteo Vinci, ucciso a 42 anni, il 9 aprile 2018 con una autobomba a Limbadi. Il pm Andrea Mancuso ha esibito un verbale redatto il 20 marzo scorso nel quale il collaboratore racconta episodi riconducibili all’esecuzione dell’attentato per il quale sono indagati Antonio Criniti e Filippo De Marco. Nel processo sono imputati Domenico Di Grillo, la moglie Rosaria Mancuso, il genero Vito Barbara e la figlia Lucia Di Grillo. Nel corso dell’udienza fissata per il prossimo 27 aprile verrà ascoltato Walter Loielo e in seguito gli imputati. Il collaboratore è, inoltre, indagato dalla Procura di Vibo, guidata da Camillo Falvo, per l’occultamento del cadavere del padre Antonino Loielo, scomparso nel 2017, il cui corpo è stato ritrovato a novembre 2020. Non restano molti dubbi sul fatto che sia stato proprio Walter Loielo a far ritrovare il corpo del genitore. Per l’omicidio di Antonio Loielo è accusato il fratello del nuovo collaboratore di giustizia, Ivan Loielo. (ANSA).
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